Tra i film della Disney è forse quello più triste, che insieme a Dumbo ha fatto piangere milioni di bambini è la storia di un giovanissimo cerbiatto cui viene uccisa la madre: Bambi, il film di animazione di David Hand, ispirato al libro del tedesco Felix Salten, costato alla casa di produzione americana non poche fatiche. Uscita nelle sale il 13 agosto del 1942, dunque esattamente 80 anni fa, l’opera ha avuto una gestazione travagliata.
A suggerire l’idea di trasporre il libro di Salten in pellicola, secondo alcune fonti, fu addirittura lo scrittore Thomas Mann, anche lui tedesco, che conobbe Walt Disney durante il suo viaggio negli Stati Uniti nel luglio del 1935. L’occasione dell’incontro fu una laurea honoris causa, che entrambi ricevettero dall’Università di Harvard lo stesso giorno.
Alla fine della primavera del 1940, gli animatori che avevano lavorato alla pre-produzione di Bambi furono incaricati di animarlo definitivamente, ma i problemi non erano finiti. La realizzazione di Fantasia e Pinocchio era stata particolarmente dispendiosa e gli incassi al botteghino non erano stati gratificanti, dunque gli studi Disney avevano problemi economici. Nella primavera del 1941 agli animatori fu spiegato che le spese per la realizzazione di Bambi dovevano essere ridotte della metà e ciò comportò numerosi tagli. A rallentare ulteriormente l’uscita di Bambi fu l’entrata in guerra degli Stati Uniti, che finalmente vide la luce nelle sale americane nei primi giorni dell’agosto 1942 e in quelle italiane solo nel 1948.